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Acheropita, Desueto, Lunedì, Lunedì Desueto, Parola, Racconto
Bentornati! Il Lunedì Desueto di oggi ci porta verso la parola “acheropita”, di cui vi riporto subito il significato.
Acheropita
[a-che-ro-pì-ta]
o achiropita, achiropoietaAgg.
Di immagine sacra ritenuta di origine soprannaturale, non eseguita da mano umana.
Bene, questa era la definizione. Come sempre colgo l’occasione per ringraziare “Una parola desueta al giorno“, che mi fornisce ogni volta degli spunti interessantissimi per i miei brevi racconti.
Ma bando alle ciance, ecco la storia di oggi.
Acheropita
Erano anni che non riusciva a terminare quell’idolo. Tutta la tribù non aspettava altro, eppure lui non riusciva ad accontentarli. Lo guardava e lo riguardava, lo girava, lo capovolgeva, ma nulla. Non aveva idea di come riuscire a fare le mani e i piedi di quell’idolo, il Padre, il Grande Guerriero del Sole.
Anche la notte precedente era andata così, come ogni altra, e quella mattina si recò nella capanna che usava come laboratorio per l’ennesima giornata di sforzi inutili. La sua mente lavorava e lavorava, cercando di capire come riuscire nel suo intento, sperando poi che le preghiere che di notte rivolgeva al Padre venissero esaudite.
«È finito! È finito!»
Il grido gli proruppe dal petto nel vedere le mani e i piedi della sua statuetta lì, in bella mostra, esattamente dove sarebbero dovuti essere e come immaginava di farli da anni. Prese la statuetta e corse per tutto il villaggio a raccontare quello che era successo. Nessuno ebbe il minimo dubbio: quella era opera del Grande Guerriero del Sole, che vedendo la sua disperazione e il suo impegno aveva deciso di premiarlo.
«Sia onore al Grande Guerriero!», urlavano tutti.
Soltanto una persona si univa al coro con meno entusiasmo. Era la moglie dello scultore, che almeno quella volta avrebbe voluto veder riconosciuti i propri meriti.
Bene, anche per oggi è tutto. Spero che il breve racconto vi sia piaciuto, e vi ringrazio per la fiducia che mi accordate.
Alla prossima!
Neri.
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Grazie! 🙂
Photo by: Shardan
Ah,ah,ahaaaaa! Carina! Allora non era del tutto “acheropita”
Nono, proprio per niente! 😛