Questa è una domanda che mi pongo da molto tempo: qual è lo stato d’animo giusto per poter creare qualcosa?
Per creare si intende qualunque prodotto che abbia a che fare con l’arte, dalla musica alla pittura, dalla scrittura all’oreficeria… Insomma, qualsiasi cosa. Ma qual è lo stato d’animo che ci porta a creare?
Se mi aveste fatto questa domanda due anni e diversi mesi addietro vi avrei sicuramente risposto che uno stato d’animo malinconico è il migliore per poter procedere ad una creazione artistica, ma ora il mio punto di vista è completamente cambiato. Ora riesco a scrivere solamente quando sono sereno.
Ad ogni modo, questo mi porta a cambiare leggermente il tema di questo articolo, perché mi rendo conto, proprio ora mentre scrivo queste righe, che l’unica cosa veramente necessaria per una creazione artistica è avere uno stato d’animo.
In fin dei conti non si può creare qualcosa nell’apatia, perché in quel particolare “stato d’animo”, che altro non è che l’assenza di qualunque stato d’animo, non si avrebbe la necessità di comunicare qualcosa, che poi è quello che spinge a creare.
È l’avere uno stato d’animo che si muove dentro di noi, l’avere qualcosa che ci fa sentire… è questo che ci consente di creare, no?
E allora, visto che per il 99,9% del nostro tempo siamo pervasi da uno stato d’animo, qualunque esso sia, possiamo creare qualcosa in qualunque momento? E soprattutto, possono farlo tutti?
Mi rendo conto di quanto questo post sia poco autoconclusivo, ma fondamentalmente credo di aver bisogno del vostro parere.
Fatemi sapere cosa ne pensate, che esperienze avete avuto.
Vi aspetto.
Neri.
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Grazie! 🙂
Sicuramente ci vuole lo stato d’animo giusto, ci mancherebbe. L’apatia ammazza qualsiasi cosa.
Io, per esempio, non sono mai nello stato d’animo giusto per creare. Però devo farlo. Oltre allo stato d’animo ottimale serve anche la volontà.
Dici che la volontà supera l’ispirazione dello stato d’animo? Mmm, ma lo sai che forse forse hai ragione?